«Cosa intende per nazione, signor ministro? Una massa di infelici? Piantiamo grano, ma non mangiamo pane bianco. Coltiviamo la vite, ma non beviamo il vino. Alleviamo animali, ma non mangiamo carne. Ciò nonostante voi ci consigliate di non abbandonare la nostra patria. Ma è una patria la terra dove non si riesce a vivere del proprio lavoro?». E’ la risposta ad un ministro di un emigrante italiano del XIX secolo, uno dei 29 milioni di italiani che hanno deciso di andar via negli ultimi due secoli superando il numero degli italiani censiti all’indomani dell’Unità d’Italia.
Con queste significative e lapidarie affermazioni Geppino D’ Amico, giornalista e scrittore nonché Past President del R. C. di Sala Consilina e Vallo di Diano, mercoledì 7 novembre, ha aperto le sue riflessioni su “I Nostri Parenti Americani”, tema dell’Interclub svoltosi al Mediterranea Hotel di Salerno e che ha visto la partecipazione di soci dei club di Salerno Picentia, Cava de’ Tirreni, Battipaglia ed Eboli.
Ad introdurre la serata il Presidente del Club Picentia Vincenzo Capuano, padrone di casa, che ha rimarcato il senso e l’importanza della presenza di Geppino D’Amico cultore e storico della materia. Nel loro saluto gli altri presidenti, tra i quali anche Ugo Sorrentino presidente del Club di Cava, hanno voluto rimarcare il particolare momento storico, auspicando un ritorno alla serenità ritrovando la Pace nel Mondo.
L’Assistente del Governatore Toni Ardito nel porgere i saluti ai convenuti, a nome del Governatore Ugo Oliviero e suoi personali, ha rimarcato l’importanza della relazione in considerazione anche del momento storico che si sta vivendo.
Aneddoti, curiosità e storie vere di emigrati sono state esposte, come di consueto con dovizia di particolarità e puntuali riferimenti storici, da Geppino D’Amico in modo semplice e chiaro, tali da suscitare l’intervento della platea.
La discussione è continuata a cena, tra una portata e l’altra, in conviviale amicizia con il consueto spirito rotariano.