Questo il tema trattato da don Rosario Petrone, Cappellano del Carcere di Fuorni, in occasione del “caminetto” svoltosi venerdì 27 nella sede del Club.
Il Presidente Ugo Sorrentino ha aperto la serata salutando tutti gli ospiti ed i soci intervenuti ed ha introdotto l’argomento del caminetto presentando, poi, Don Rosario che da ben 13 anni è cappellano delle carceri di Fuorni, fondatore, con l’aiuto di un gruppo di volontari, dell’ Associazione “Migranti senza Frontiere”, nata per offrire ai detenuti un percorso di recupero mentre sono nel periodo detentivo della loro pena.
L’Associazione, affinché coloro che vengono avviati alle misure alternative possano vivere la loro nuova realtà, ha dato vita alla “Domus Misericordia”, realizzata in locali parrocchiali e diretta da una laica consacrata, Suor Oriana, riattati e sistemati con il lavoro degli stessi detenuti in prova.
Molto forti e significative le testimonianze che ha illustrato Don Rosario sui vari casi che gli sono stati affidati. In base all’esperienza acquisita nel campo della misura alternativa alla pena detentiva, applicata secondo i principi della giustizia inclusiva e ripartiva, l’Associazione punta, sull’idea che essa possa essere uno strumento ordinario e di larga diffusione con il coinvolgimento di istituzioni, comunità locali ed enti religiosi.
L’Ing. Carlo Sica, Volontario della Comunità, ha esposto il lavoro svolto dall’Associazione, evidenziando anche i risultati fin qui ottenuti, abbastanza soddisfacenti, nonostante le grandi difficoltà che si incontrano quotidianamente.
Molto interessante l’intervento di Antonino Sessa Presidente di Salerno Nord dei Due Principati come Professore di Diritto Penale per le sue riflessioni proprio sul codice penale vigente.
Puntuale e preciso l’intervenuto del Ns. Formatore Distrettuale Gaetano Pastore, non solo nella veste di Formatore rotariano, bensì anche come professionista, essendo Avvocato Penalista, e da sempre vicino ai percorsi alternativi come già evidenziato nel suo ultimo intervento formativo c/o la C. T. Emmanuel.
I due interventi e quelli dei soci che hanno partecipato al dibattito ha confermato ed evidenziato l’importanza e validità del servizio svolto da don Rosario con la sua Associazione.
Unanime consensi per la serata svoltasi in vero spirito inclusivo rotariano.