Questo il tema dell’incontro organizzato, su piattaforma web Zoom Meeting, dal Rotary Club di Salerno Duomo, con il Rotary Club di Cava de’ Tirreni ed altri 11 Club Rotary e 4 Club Rotaract di 4 Distretti, con soci collegati da Milano e Londra.
L’incontro è stato moderato da Alfonso Ruffo, direttore del quotidiano economico “Il Denaro” ed ha visto la partecipazione di Vincenzo Boccia past presidente di Confindustria e presidente della Luiss, di Stefania Brancaccio imprenditrice e vice presidente nazionale Ucid, di Antonio Ferraioli presidente e amministratore delegato dell’azienda La Doria.
Secondo il presidente Boccia “Uno dei mali dell’economia è l’ansietà. Dobbiamo evitare che l’ansietà diventi panico. Dobbiamo fare in modo che, grazie alla nostra capacità di reazione, questa ansietà diventi fiducia e diventi futuro”. Il dottor Boccia, ha ipotizzato la società del futuro: ” Una società aperta e inclusiva che metta al centro le persone e le imprese”. Per superare la crisi economica causata dal Covid, secondo il dottor Boccia, bisogna recuperare lo spirito del dopoguerra:” Erano gli anni 50, quelli della ricostruzione del Paese, fatta con coraggio dagli uomini dell’epoca che fecero diventare l’Italia una grande potenza. Abbiamo saputo superare quella fase, possiamo superare anche questa: solo se ci crediamo tutti ”. Oggi , purtroppo, anche a causa del Covid, c’è molta incertezza, soprattutto nei giovani:” Da una ricerca IPSOS risulta che in Italia c’è una disoccupazione pari al 29,8% tra i giovani tra i 15 e i 24 anni. Di fronte a questa criticità ci sono però delle opportunità davanti a noi: nei prossimi tre anni, a livello globale, l’evoluzione del mondo del lavoro, accelerata da tecnologia digitale e automazione, determinerà la nascita di 133 milioni di nuove opportunità occupazionali a fronte di 75 milioni di posti di lavoro destinati a scomparire”. Il dottor Boccia ha ricordato che siamo il secondo Paese manifatturiero d’Europa dopo la Germania: ” L’Italia deve attrezzarsi per un grande salto di qualità che veda un progetto Paese di medio termine che parta dalla formazione, un vero ponte di collegamento tra presente e futuro”. Il dottor Boccia ha ricordato che secondo gli ultimi dati Svimez con il Covid sono aumentate le diseguaglianze tra Nord e Sud:” Se vogliamo combattere le diseguaglianze e costruire la coesione bisogna puntare sullo sviluppo e sulla formazione di qualità che dà speranza e sogno ai cittadini e ai giovani del Paese. La formazione è fondamentale anche per riattivare l’ascensore sociale”. Il Presidente Boccia auspica che le politiche nazionali e quelle europee convergano:” L’Europa, che sembrava non servisse, nel momento più difficile ha lanciato un salvagente che diventa salvaguardia per il futuro. L’Europa è in grado, insieme con gli altri, di affrontare le sfide e vincerle. Bisogna trasferire ai giovani i valori di un’idea diversa dell’Europa”.
La dottoressa Stefania Brancaccio ha spiegato che il lavoro deve cambiare:” Deve essere inclusivo” e che lo Smart Working è uno strumento eccellente:” In questo periodo però ci stiamo solo allenando ad utilizzare quello che è il vero Smart Working che non è quello che stiamo vedendo”.
Anche per il dottor Antonio Ferraioli, amministratore delegato dell’unica azienda meridionale quotata in borsa, l’impresa deve essere messa al centro: ” L’impresa è una comunità, un sistema di valori, è portatrice di innovazione, produce benessere e coesione sociale. E’ anche importante investire sul digitale per creare posti di lavoro”
Le conclusioni sono state affidate al Governatore del Distretto Rotary 2100, il professor Massimo Franco, che ha sottolineato il divario che esiste oggi nel nostro Paese:” Il Paese deve marciare insieme per cogliere le opportunità”.